L’inevitabile collisione tra East and West

Abbiamo ripreso a viaggiare e questa volta siamo atterrati negli Emirati Arabi Uniti

Un luogo di particolare interesse per molteplici fattori. Geograficamente l’aeroporto di Dubai si trova a circa 5.400 km di distanza da Londra e a circa 6.400 km da Shangai. La sua particolare posizione tra occidente e oriente e la creazione di hub aereoportuali come quella di Dubai e Abu Dhabi in fase di costruzione rafforzeranno il valore aggiunto di questi luoghi sia sotto il profilo commerciale che economico.
Dubai si è affermata nell’ultimo decennio come capitale mondiale del turismo rendendo la city uno dei posti più “instagrammati” del mondo e ha ospitato l’Expo2020 dalla quale ha saputo ottenere ampi profitti. Gli Emirati Arabi sono indipendenti dalla Gran Bretagna dal 1971 e la crescita di Dubai ha favorito anche la crescita economica della forza lavoro che vi si è trasferita di pakistani, indiani, cinesi etc. diventando a sua volta melting pot culturale ed esempio di integrazione tra civiltà. 

Abu Dhabi è l’emirato più esteso e ricco di petrolio dei sette che costituiscono la federazione e ha rivolto da anni lo sguardo ad un "era petroless" costruendo impianti di energia da fonti rinnovabili di colossale portata sia in patria che in altre parti del mondo. Ha realizzato Masdar City che si trova strategicamente a 5 minuti di auto dall'aeroporto internazionale di Abu Dhabi e a 40 minuti da Dubai. Aperta a tutti. Edifici avveniristici, mobilità green e una città alimentata con energia sostenibile:

Masdar City è il place-to-be di tutti coloro che desiderano vivere in un luogo in cui l’innovazione tecnologica contribuisce in modo determinante al loro benessere e al rispetto dell’ambiente.

Una città costituita da uno dei più grandi agglomerati urbani a basse emissioni di carbonio del mondo e dai consumi di acqua ed energia ridotti del 40% rispetto ad altri edifici simili. Siamo stati dove le culture orientali e occidentali si riflettono e si fondono. Ci siamo arrivati nel 2023 “l'Anno della Sostenibilità” negli Emirati Arabi Uniti, che non a caso ospiteranno la prossima 28a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28.

Osservare ciò che sta accadendo in questa parte del modo è affascinante e vogliamo provare a trasferirvi lo spirito che abbiamo respirato, raccontandovi qualche pillola.

Dubai Design District D3
Mostra CACE 2023 Exhibition organizzata dal College of Arts and Creative Enterprises (CACE) della Zayed University.

Pare subito chiaro ai nostri occhi che i progetti presentati nella mostra siano in linea con le strategie e le visioni di chi governa Dubai focalizzate sulla sostenibilità e che valorizzano progetti innovativi per migliorare il rapporto con l’ambiente.

La mostra presenta una vasta gamma di creazioni che rappresentano la capacità di innovare degli studenti. Il progetto che più di tutti ci ha colpiti è "Al Dabra" di Fatma Hamad Alianahi: un lavoro meticoloso dedicato alla ricerca e alla creazione di nuovi materiali da imballaggio alternativi alla plastica, realizzati con frutta e scarti vegetali. La sua ideatrice, in qualità di bio-designer, ha visto l'opportunità di riprogettare e ripensare i materiali che forniscono una soluzione al packaging di frutta e verdura. Il progetto esamina i materiali composti da rifiuti alimentari, oltre a bandire la stampa su carta per consentire al materiale stesso di essere un veicolo di comunicazione. Se volete guardare le sue opere certatela su Instagram @Fattma.alj

Il progetto "Waste Re-Imagined" di Amna Al Malik invece mira a ridurre gli sprechi alimentari e consentire ai membri della comunità di ideare e produrre mobili innovativi basati su materiale di scarto e legno, ognuno dei quali racconta una storia unica.

Il progetto "Clayable" di Ayesha Ali Khalifa Alzaabi attraverso il quale l’autore esprime la necessità di trovare nuove soluzioni per contrastare l'alta temperatura dell’acqua nelle condotte di acqua potabile nella regione del Golfo utilizzando un approccio sostenibile e materiali rispettosi dell'ambiente.

Abu Dhabi

Sono state piantate con droni più di 3 milioni di piante di cui 1 milione di mangrovie in grado di vivere in acqua salata per contrastare l’erosione della costa e che rappresenteranno un hotspot notevole per lo sviluppo della biodiversità. Già durante lAbu Dhabi Sustainability Week 2023 avevamo appreso che, attraverso Masdar, gli UAE hanno approvato la tabella di marcia per la realizzazione di un progetto di parchi eolici di 1 GW in Kazakistan e promuovono con l’Egitto lo sviluppo del più grande parco eolico dell'Africa.

Masdar, Hassan Allam Utilities e Infinity Power hanno firmato accordi con l'Autorità Generale per la Zona Economica del Canale di Suez, l'Autorità per le Energie Nuove e Rinnovabili, la Compagnia Egiziana di Trasmissione dell'Elettricità e il Fondo Sovrano d'Egitto, relativi allo sviluppo di 4 GW di capacità degli impianti di idrogeno verde in Egitto. Abu Dhabi aprirà inoltre un nuovo imponente terminal aeroportuale dal costo di 3 miliardi di dollari. È probabile che l'apertura del tanto atteso Midfield Terminal avvenga il 2 dicembre 2023, che è anche la festa nazionale degli Emirati Arabi Uniti.

I ragazzi dhabensi e dubaiani parlano di sostenibilità e ci riflettiamo nella loro visione. Non crediamo sia solo un interesse comune ma percepiamo d’essere accomunati semplicemente dal profondo obbligo morale di vivere in simbiosi su un pianeta senza danneggiarlo.

Crediamo in un'educazione ambientale globale delle nuove generazioni e del confronto tra culture in corsa ogni giorno per la competitività e la tutela dell'ambiente, coniugando il tutto con l'inclusione sociale e un principio di equità della qualità di vita.


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